TERAMO – Il termometro, a mezzogiorno, segnava 36.5 gradi a Teramo cittá, qualcosina in meno sul litorale, dove la leggera brezza ha attenuato, almeno nella sensazione diretta, la temperatura percepita. anche Teramo e la sua provincia stanno infatti vivendo il confronto con Caronte, la prima vera ondata di calore di questa estate. E sulla spisggia c’è tanta gente che cetca riparo in un’acqua che però riserva sorprese, sotto il profilo della temperatura: è calda anch’essa, quasi fosse un mare tropicale. Qualcuno ha trovato l’idea innovativa anche in questo caso, come il gelataio che ha attrezzato il suo carretto dei gelati artigianali seguendo i dettami della tecnologia: per muoverlo lo ha attrezzato di cingoli, per tenere il frigo sempr in funzione ha sistemato pnnelli solari sulla tenda di protezione del piano di servizio. Così garantisce gelato fresco a tutte le ore, anche nel massimo della calura (come si evince dalla foto scattata sulla spiaggia di Tortoreto). Quella in atto, si diceva, è la prima vera ondata di calore del 2013: è tardiva rispetto a quanto è accaduto nelle estati più recenti e si esaurirà nell’arco di pochi giorni, già a partire da lunedì o al massimo martedì. "E’ un fenomeno intenso, ma di breve durata", osserva Massimiliano Pasqui, dell’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibimet-Cnr). L’estate si annuncia quindi molto diversa rispetto a quelle degli ultimi 10 anni, tutte caratterizzate da ondate di calore precoci, lunghe e numerose. "L’ondata di calore che da oggi proseguirà fino a lunedì o martedì non è eccezionale". Potrebbe essere, ha aggiunto Pasqui, "il segnale di un’estate un po’ più calda della norma rispetto alle temperature medie registrate negli ultimi 30 anni, ma decisamente molto diversa dalle estati degli ultimi dieci anni". Dal 2003 in poi, infatti, i mesi estivi hanno visto susseguirsi numerose ondate di calore, comparse precocemente (in alcuni casi già a partire da maggio) e tutte molto lunghe. Quest’anno invece le cose sembrano andare diversamente, con ondate di calore brevi e alternate a periodi più freschi.In un’ondata di calore breve, come quella in corso, la temperatura supera i valori soglia di 36-37 gradi per spostarsi verso i 40 solo per un periodo compreso fra tre e cinque giorni.In un’ondata media si superano i cinque giorni e quando il fenomeno è particolarmente prolungato può protrarsi da 10 a 15 giorni. La causa che scatena questi periodi di caldo eccessivo, spiega Pasqui, è nella combinazione di due fenomeni: una massa di aria calda che sale dal Sahara nord-occidentale comincia a sollevarsi fino alla quota di circa 2.000 metri, dove incontra l’anticiclone delle Azzorre, in questi giorni particolarmente ‘allungato’ verso l’Italia. L’aria calda del deserto si adagia quindi sull’anticiclone che, come in un tapis roulant, la trasporta verso l’Italia.
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